Cristina Mollis entra nel Consiglio di Amministrazione di Triboo e viene approvata la proposta di riavvio del programma di acquisto di azioni proprie

Triboo S.p.A. - Gruppo attivo nel settore digitale, quotato sul mercato MTA di Borsa Italiana - comunica che il Consiglio di Amministrazione, acquisite le valutazioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e con l’approvazione del Collegio Sindacale, ha nominato per cooptazione Cristina Mollis quale consigliere, in sostituzione del dott. Enrico Petocchi,
dimessosi in data 26 maggio 2020 con decorrenza a partire dal 31 maggio 2020.

Cristina Mollis, ex Vice Presidente di Value Team per quasi un decennio, si è occupata di analisi e valutazione di business, strategie digitali e di e-commerce con l’obiettivo di ridisegnare nuovi modelli di business per industrie appartenenti ai settori più svariati, tra i quali fashion, retail, finance e telecommunication.

Successivamente fonda NuvO’, società di consulenza nuova che vede il digitale come leva per un ripensamento a 360 gradi del business delle aziende. Nel 2015 Cristina Mollis porta NuvO’ nel gruppo H-FARM, al fine di costruire la Business Unit dedicata ai servizi di trasformazione delle aziende. Dopo aver quadruplicato il giro di affari dell’unità, esce da
H-FARM nel giugno 2018.

Siamo orgogliosi dell’ingresso di una personalità come quella di Cristina Mollis all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’azienda che ho fondato 10 anni fa” – commenta Giulio Corno, Amministratore Delegato di Triboo. “La comprovata expertise in materia digitale e le illustri capacità di trasformazione del modello di business da parte della dott.ssa Mollis sono, per noi, una garanzia dell’importante contributo che tale figura apporterà a Triboo.

Si informa che – in conformità all’art. IA.2.6.7 delle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A. – la neoeletta, dott.ssa Cristina Mollis, non possiede azioni di Triboo S.p.A.

Si informa che – in conformità all’art. IA.2.6.7 delle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A. – la neoeletta, dott.ssa Cristina Mollis, non possiede azioni di Triboo S.p.A.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di sottoporre all’Assemblea degli azionisti la proposta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, conferendo al Presidente dott. Riccardo Monti i poteri per convocare l’Assemblea degli azionisti, definendo data, ora e luogo. La relazione degli amministratori su tale proposta sarà diffusa nei tempi e con le modalità previste dalla normativa applicabile.

La richiesta di autorizzazione all’acquisto e/o all’alienazione di azioni proprie, oggetto della presente proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione della Società, è finalizzata a consentire alla Società di acquistare e disporre delle azioni ordinarie, nel puntuale rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente e delle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti, per le seguenti finalità:
(a) disporre e/o utilizzare le azioni proprie, in coerenza con le linee strategiche che la Società intende perseguire, nell’ambito di operazioni straordinarie, incluse, a titolo esemplificativo e non esaustivo, operazioni di scambio, permuta, conferimento o al servizio di operazioni sul capitale o nonché nell'ambito di operazioni di scambio e/o cessione di pacchetti azionari e/o per la conclusione di alleanze commerciali e/o strategiche o per altri impieghi ritenuti di interesse finanziario e/o gestionale per la Società; e/o

(b) acquistare azioni proprie in un’ottica di investimento a medio e lungo termine ovvero comunque cogliere opportunità di mercato anche attraverso l’acquisto e la rivendita delle azioni ogniqualvolta sia opportuno sia sul mercato (sia per quel che riguarda l’alienazione) sia nei c.d. mercati over the counter o anche al di fuori del mercato purché a condizioni di mercato e nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari applicabili; e/o
(c) acquisire azioni proprie da destinare, se del caso, a servizio di piani di incentivazione azionaria, anche a lungo termine, sia esistenti sia futuri, riservati ad amministratori e/o dipendenti e/o collaboratori della Società, o di società controllate da Triboo; e/o
(d) concludere accordi con singoli amministratori, dipendenti e/o collaboratori della Società o delle società da questa controllate, che non rientrino tra i piani di incentivazione; e/o
(e) effettuare attività di sostegno della liquidità del mercato, ove necessario e in conformità alle disposizioni vigenti (ivi incluse le finalità contemplate nella prassi di mercato), in modo da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni ed evitare movimenti dei prezzi anomali, nonché regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi, a fronte di momentanei fenomeni distorsivi legati a un eccesso di volatilità o a una scarsa liquidità degli scambi.

Si precisa che la richiesta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie non è finalizzata alla riduzione del capitale tramite annullamento delle azioni proprie acquistate.

Alla data odierna, la Società detiene azioni proprie per 241.608 azioni, pari al 0,841% del capitale sociale. Il Consiglio di Amministrazione richiede di autorizzare un piano di acquisto e disposizione di azioni ordinarie della Società, in misura liberamente determinabile dal Consiglio di Amministrazione, fino ad un ammontare massimo di n. 5.679.942
azioni ordinarie, senza valore nominale, pari al 20% delle azioni attualmente in circolazione, fermo restando che il suddetto
quantitativo massimo di azioni non potrà in ogni caso eccedere la quinta parte del capitale sociale della Società, ai sensi dell’art. 2357, comma 3, del codice civile o all’eventuale diverso ammontare massimo previsto dalla legge pro tempore vigente.

Si propone che il corrispettivo unitario per l’acquisto delle azioni sia stabilito di volta in volta per ciascuna singola operazione, fermo restando che gli acquisti di azioni potranno essere effettuati a un corrispettivo non inferiore nel minimo del 15% e non superiore nel massimo del 15% al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente ogni singola operazione.

La proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione, qualora approvata dall’Assemblea, prevede che lo stesso Consiglio sia autorizzato all’acquisto di azioni proprie per un periodo di 18 mesi dalla data di autorizzazione. Le operazioni di acquisto saranno effettuate in conformità a quanto previsto dall’art. 132 del TUF, dall’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e da
ogni altra normativa, anche comunitaria, e dalle prassi di mercato ammesse tempo per tempo vigenti, restando inteso che sarà riservata al Consiglio di Amministrazione la facoltà di effettuare le operazioni di acquisto e vendita: (i) con le modalità stabilite da prassi di mercato ammesse dalla Consob ai sensi dell’art. 13 del regolamento (UE) n. 596/2014, o (ii) alle
condizioni indicate dall’art. 5 del regolamento (UE) n. 596/2014.

L’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie eventualmente acquistate verrà invece richiesta all’Assemblea senza limiti temporali anche in ragione dell’opportunità di consentire al Consiglio di Amministrazione di avvalersi della massima flessibilità, anche in termini temporali, per effettuare gli atti di disposizione delle azioni.

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